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Counseling Day 2023


 
Il Governo riformerà le professioniIl governo esce allo scoperto sugli ordini. 'Vogliamo entrare seriamente nel campo delle professioni', ha detto ieri il ministro dell'economia nel corso della conferenza stampa di presentazione della Manovra correttiva (decreto legge 98/2011 pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 155 di ieri). Giulio Tremonti ha aggiunto che 'saranno avviate attività preliminari di studio coinvolgendo anche gli organismi internazionali'. E in tal senso, 'contatti già ci sono stati con l'Ocse e la commissione Europea'.

Trova così un suo fondamento la previsione all'articolo 29 del decreto che prevede l'istituzione presso il ministero della giustizia di una 'Alta commissione per formulare proposte in materia di liberalizzazione dei servizi' composta da esperti nominati da diversi ministri (giustizia, economia, sviluppo economico e lavoro), dalla Commissione europea, dall'Ocse e dal Fondo monetario internazionale e che dovrà terminare i lavori entro sei mesi dall'entrata in vigore del provvedimento.

Con la sua uscita Tremonti risponde così al Comitato unitario delle professioni coordinato da Marina Calderone che ancora ieri, tramite ItaliaOggi, chiedeva al governo di fare chiarezza sul tema considerando che il Cup aspetta da un anno una risposta dal ministro della giustizia Angelino Alfano (si veda ItaliaOggi di ieri).

Ad alimentare un botta e risposta a distanza erano state due dichiarazioni, dal significato opposto, di due esponenti dell'esecutivo. Se da un lato il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, infatti, difendeva a Bologna il sistema ordinistico ammettendo semmai la necessità di un aggiornamento normativo, dall'altro a Milano il sottosegretario all'economia, Luigi Casero, nella stessa giornata di lunedì andava oltre il semplice restyling e annunciava la volontà del governo di procedere in poche settimane con liberalizzazioni incisive per tutte le professioni (si veda ItaliaOggi del 5/7/2011). La memoria dunque torna al disegno di legge delega, circolato durante il consiglio dei ministri del 30 giugno, contenente una serie di misure che, se approvate, sarebbero destinate a mandare in soffi tta il sistema ordinistico così come conosciuto fino ad oggi.

Nel ddl in questione si prevede non a caso che per esercitare le professioni di avvocato, dottore commercialista ed esperto contabile basterà un periodo di praticantato senza più passare per l'esame di stato. Ma non solo, via qualsiasi riferimento tariffario (nemmeno indicativo) e vincoli vari sulla pubblicità.

Appreso l'annuncio del ministro dell'economia, dai rappresentanti delle categorie sono subito arrivate le prese di posizione. 'Gli ordini', ha commentato la presidente del Cup Marina Calderone, 'confi dano nell'opera di Angelino Alfano che, in qualità di ministro della giustizia, è vigilante sull'attività della maggior parte degli ordini e a cui le professioni hanno presentato più di un anno fa un progetto di riforma. Siamo, pertanto, pronti a riprendere i dialogo con i tecnici e ad arrivare ad una pacchetto di misure che possa dare nuovo vigore al comparto e che valorizzi e non penalizzi i più giovani'. Disponibilità al confronto arriva anche dal numero uno dei commercialisti, ma fi no ad un certo punto. 'Siamo pronti a discutere tutto', ha sottolineato Claudio Siciliotti, 'ma non sull'abolizione dell'esame di stato che non è una barriera all'ingresso ma un requisito di professionalità. La nostra professione è in linea con le esigenze della concorrenza. L'unica cosa che non vogliamo è che si arrivi di fatto ad una deregulation'.

titolo: Il Governo riformerà le professioni
autore/curatore: Ignazio Marino
fonte: Italia Oggi
data di pubblicazione: 07/07/2011
tags: cup, tremonti, riforma, marina calderone, ordini professionali, deregulation, deregolamentazione

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